RISCHIO DI LUNGA VITA – E se vivessi più a lungo del tuo denaro?

WEEKLY NEWS FINANZA DI LUSSO N. 64

 

Si chiama “rischio di lunga vita”.
Si tratta di uno dei rischi più concreti del nostro secolo.
Eh si non è uno scherzo!
Nonostante siamo nel bel mezzo di una pandemia la verità è che mai come in questo momento nella storia dell’umanità la speranza di vita è stata così lunga.
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità a livello planetario il valore medio della vita delle persone è di 71,5 anni.
In questo calcolo vengono presi anche i Paesi più poveri del globo considerando anche il continente africano dove purtroppo si toccano dei picchi negativi anche sotto i 45 anni.

Se prendiamo tutto il mondo occidentale, invece, la speranza di vita staziona intorno agli 80 anni.
Se guardiamo in particolare l’Italia ci accorgiamo che siamo tra i Paesi al mondo dove si vive di più.
Addirittura in Europa abbiamo più regioni nei primi 5 posti per speranza di vita per gli uomini.

Bene direte voi, e in effetti questo dato rasserena molto anche me.
Questo dato però nasconde diversi problemi.
Questo trend generale implica che:
– in futuro ci sarà un livello più elevato di domanda per una gamma di servizi sanitari, dovuto all’invecchiamento della popolazione;
– i pensionati avranno bisogno di una pensione per un periodo molto lungo;
– i pensionati avranno bisogno dei risparmi necessari per mantenere il loro tenore di vita con bisogni sempre crescenti.

In buona sostanza se vivremo di più avremo bisogno di più risorse.
Certo avremo la pensione pubblica ma, in Italia, le ultime riforme previdenziali hanno cambiato, in peggio, il calcolo per gli assegni pensionistici. Uno dei motivi è proprio l’allungarsi della vita e il basso tasso di natalità. Non ci sono abbastanza giovani per sostenere tutti questi pensionati.
Dunque come faremo a sostenerci?
Qualcuno potrebbe dire che siamo un Paese con una forte cultura del risparmio, e ciò è vero. Ma il vero rischio è che i risparmi potrebbero non sopravvivere a noi stessi.

Per questi motivi non c’è più tempo. Non importa se si hanno 20 anni o 60, bisogna pensare a pianificare la nostra exit strategy.
Si chiama pianificazione previdenziale che è uno dei più importanti tasselli della pianificazione finanziaria. Prima si comincia più si avrà vantaggio e si potrà vivere a lungo senza preoccupazioni.

MERCATI FINANZIARI

Settimana contrastata per i mercati finanziari e ricca di sorprese.

Ci si è svegliati lunedi mattina con la notizia di un illustre licenziamento, quello del governatore della banca centrale turca.
Il presidente Erdogan lo toglie dall’incarico perchè non d’accordo con l’aumento dei tassi da lui deciso per fronteggiare l’inflazione galoppante.

La Ue decide diverse sanzioni:
– verso la Cina per la repressione della minoranza musulmana degli uiguri e Pechino risponde con altre sanzioni;
– sanzioni contro la Libia, accusata di uccisioni e rapimenti;
– la Russia, per via di torture contro attivisti Lgtb e opponenti politici in Cecenia;
il Sud Sudan e l’Eritrea sulla scia di esecuzioni arbitrarie.

Negli USA si è invece tranquillizzata la situazione sul fronte dei tassi di interesse. Il presidente della Fed Powell, ha ribadito che non ci sono rischi di inflazione a lungo termine.
L’asta di titoli di Stato Usa a due anni è andata bene con una buona domanda e Il rendimento del bond governativo Usa a 10 anni è a 1,60%.
In Usa si discute anche di un possibile aumento delle tasse per le società per finanziare un imponente piano di investimenti nelle infrastrutture.
Biden ha raddoppiato l’obiettivo dei cittadini americani che saranno vaccinati entro fine aprile portandolo a 200 milioni dopo che l’obiettivo dei 100 milioni di cittadini vaccinati è stato raggiunto con 42 giorni di anticipo sulla tabella di marcia.
Infine in USA le richieste di sussidi di disoccupazione scendono al minimo da un anno.

Se negli Stati Uniti c’è molto ottimismo, non è lo stesso nel resto del mondo. I dati dei contagi sono tornati a salire in modo preoccupante in India e in Brasile. In Europa la campagna di vaccinazioni non riesce a decollare. Sul piano economico questa disparità si riflette nei cambi, con l’euro che è sceso a 1,176 nei confronti del dollaro.
Gli investitori sono preoccupati per le conseguenze economiche dei prolungati lockdown dei principali Paesi europei.

Il petrolio continua a essere sulle montagne russe anche a causa della gigantesca nave porta-container incagliata nel Canale di Suez, le quotazioni del greggio sono salite con il Wti scambiato a 59,8 dollari al barile e il Brent a 63,1 dollari.
Il Canale di Suez è una fondamentale via per il commercio internazionale, è ancora bloccato con rimorchiatori che non riescono a smuovere la gigantesca nave arenata.

Alla prossima settimana!

Se hai delle domande e vuoi approfondire le tematiche trattate non esitare a contattarmi.

Emanuele Lusso

Grafico dell’andamento dei principali listini azionari dell’ultima settimana:

 

 

 

 

 

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