GODERSI LA VITA! – Sei libero di decidere quando smettere di lavorare?

WEEKLY NEWS FINANZA DI LUSSO N. 66

 

Ci sono accadimenti nella vita che ci permettono di fermarci e di riflettere. In questi momenti si può avere la lucidità di guardare la propria vita dall’esterno e cercare di capire se è proprio quella che avremmo voluto e se vale la pena continuare a stare in questa corsa quotidiana o se magari ci sono altri aspetti della nostra vita che vorremmo coltivare.

Per la prima volta l’anno scorso abbiamo avuto l’occasione di fermarci in modo collettivo e siamo stati “costretti” a riflettere sulle nostre vite e sul senso di ogni cosa.
Un anno fa molti si chiedevano se tutto questo avrebbe cambiato il nostro modo di vivere e se avesse ribaltato le nostre priorità.

Risposta affermativa! Già oggi vediamo come stanno cambiando le abitudini e le scelte delle persone su vari aspetti della propria vita. In particolare vorrei soffermarmi sulle scelte che vengono fatte sulla seconda parte della propria vita, sull’uscita dal mondo del lavoro, su quanto è giusto godersi la vita dopo aver tanto lavorato.

Negli USA uno studio pubblicato a novembre dal Pew Research Center, ha registrato un’impennata di pensionamenti nel corso del 2020 e sembra che 2,7 milioni di lavoratori americani dai 55 anni in su prevedono di fare domanda anticipata e godere dei benefici della previdenza sociale.

Questo fenomeno è il risultato di questa riflessione: chi me la fa fare di lavorare così a lungo? Perché non posso godermi la vita dopo tutti questi anni di lavoro e con questa incertezza sul futuro?

Il passo successivo a questa riflessione è quello di guardarsi il portafoglio e capire se questa idea è destinata a schiantarsi al suolo o a spiccare il volo.

L’allungamento della vita media e il relativo buono stato di salute fa si che il tema della quiescenza non sia più soltanto relativo al meritato riposo di un uomo e una donna dopo decenni di lavoro ma anche un momento importante per godere appieno dei frutti di tutto ciò che si è seminato.

Questo diritto per essere esercitato ha bisogno di due investimenti importanti:

investimento nella cultura finanziaria. Ogni persona deve essere capace di prepararsi finanziariamente al meglio in vista del momento della pensione per poter essere libero di scegliere quando smettere di lavorare anche se questo momento non coincidesse con l’erogazione della pensione pubblica. Per centrare questo obbiettivo si ha bisogno di concentrarsi sulla propria pianificazione finanziaria;

investimento nei giovani. Se vogliamo permetterci di decidere quando smettere di lavorare dobbiamo fare in modo che i la conoscenza dei processi lavorativi e l’esperienza non sia patrimonio dei soli lavoratori “anziani”. Bisogno investire nei giovani integrando l’esperienza universitaria con l’esperienza lavorativa e cedendo gradualmente ma in modo deciso gli oneri e gli onori delle responsabilità lavorative.

Pianificazione finanziaria e passaggio generazionale due pilastri per la libertà di tutti. Il Covid ha fatto emergere ancora di più questa necessità e ha portato anche le risorse per farlo (vedi il Ricovery Fund), speriamo davvero di non sprecare questa grandissima opportunità.

MERCATI FINANZIARI

Questa settimana l’attenzione si è spostata sulla crescita degli utili delle grandi società Usa e sulla crescita del Pil Usa.

Aprile si chiude con un guadagno del 6% per l’S&P500 e del 6,6% per il Nasdaq con nuovi massimi storici per entrambi.
In media l’85% delle società americane ha realizzato utili più alti delle previsioni.

La settimana è stata importante anche per il quadro macro.
Il PIL americano nel primo trimestre è salito de 6,4%.
La riunione di due giorni del Fomc, il comitato della Fed che preside alle scelte di politica monetaria, ha portato alla conferma della politica super-espansiva: nonostante l’economia sia in netta ripresa, ha detto il presidente Powell, è ancora lontana dagli obiettivi prestabiliti.

In Asia il mese si chiude con la Borsa di Tokio in calo del 2,1%, Hong Kong +1,4%, Shanghai +1,1%.

L’europeo EuroStoxx 50 è salito nel corso di aprile dell’1,9%, (l’euro si è rafforzato nei confronti del dollaro del 3,3%).

Possiamo notare un forte e continuo sostegno da parte della politica fiscale e monetaria in una situazione di accelerazione degli utili aziendali. Ciò significa che i mercati possano avanzare ulteriormente, in particolare con i titoli finanziari, energetici e value – che potrebbero beneficiare maggiormente della ripresa globale.

Alla prossima settimana!

Se hai delle domande e vuoi approfondire le tematiche trattate non esitare a contattarmi.

Emanuele Lusso
Grafico dell’andamento dei principali listini azionari dell’ultima settimana: