INTELLIGENZA FINANZIARIA – Prova a pensarci, se all’improvviso vincessi 90 milioni di euro, come li useresti?

WEEKLY NEWS FINANZA DI LUSSO N. 67

 

Certamente la prima reazione sarebbe quella di acquistare cose e esperienze incredibili che normalmente si possono solo sognare. Ognuno ha le sue.

Ma poi come cambierebbe la tua vita? Lavoreresti ancora? Dove vivresti? Come educheresti i tuoi figli? A cosa ti servirebbero tutti quei soldi? Quali sarebbero i tuoi obiettivi di vita? Come ti immagineresti di vivere la tua vecchiaia?

Credo che molti di noi si troverebbero spaesati e correrebbero il rischio di sperperare questo denaro.

Prova a pensare ai giovani calciatori, ad alcuni artisti che molto velocemente si sono trovati improvvisamente con delle fortune.
Quante volte sentiamo che queste persone dopo pochi anni sono sul lastrico?

Il tema vero non è quanto denaro possediamo ma se abbiamo sviluppato un’adeguata intelligenza finanziaria.

Le domande da farsi sono identiche sia che si abbiano a disposizione milioni di euro sia che non si abbia ancora un patrimonio così importante.

Quali sono i nostri desideri per il nostro futuro e cosa stiamo facendo oggi per raggiungerli.

Se siamo abituati a ragionare per obiettivi e investiamo il nostro denaro in funzione di questi, avendo chiaro il giusto tempo che è necessario per raggiungerli, saremo sempre ricchi. Avremo sviluppato un intelligenza finanziaria che ci permetterà di prosperare.
Non facciamoci trovare impreparati, se arrivassero quei 90 milioni di euro potremmo trovarci nei guai!

MERCATI FINANZIARI

Settimana negativa per i mercati azionari per via dei timori sull’inflazione americana nonostante le rassicurazioni della Fed.

La settimana si è aperta con gli indici Dow Jones e S&P500 che hanno segnato nuovi massimi assoluti nell’apprendere che nel mese di aprile l’economia USA ha creato 266mila nuovi posti di lavoro, contro la previsione di 1 milione.

Dopo la prima delusione questa notizia ha portato euforia per gli investitori che hanno letto questa notizia come un allontanarsi del rischio che la Fed riduca gli stimoli all’economia o alzi i tassi di interesse per contrastare la crescente inflazione.

A metà settimana, però, il dato inflazionistico in Usa, balzato del 4,2% ad aprile, ha dato un grande scossone alle borse.

La Fed ribadisce la sua linea: è una fiammata momentanea, nessuna accelerazione verso l’aumento dei tassi.

La segretaria al Tesoro Janet Yellen ha ribadito la sua tesi nel weekend secondo cui un’eventuale accelerazione dell’inflazione sarà temporanea e ha avvertito che per la crescita dell’occupazione ci vorrà ancora tempo: il ritorno al pieno impiego non ci sarà prima dell’anno prossimo.

I mercati azionari sono calati colpiti in particolare i titoli “growth”, e quotazioni di rame, ferro e legname hanno raggiunto nuovi massimi storici.
Molti si chiedono fino a quando la Fed potrà continuare a dire che il rialzo dell’inflazione è temporaneo e non c’è bisogno di incrementare i tassi per contrastarlo?

Un aumento dei tassi avrebbe un effetto negativo più forte sulle valutazioni dei titoli tech, per questo gli investitori accelerano nella rotazione dei portafogli con acquisti mirati sui titoli più legati al ciclo economico, come i finanziari e gli industriali.

Con l’ipotesi di un incremento dei tassi, il dollaro si è rafforzato nei confronti dell’euro, sceso a 1,207.
Il rendimento il rendimento dei titoli di Stato Usa a 10 anni è salito di 7 punti base.

Interessante il crollo del Bitcoin, che ha perso il 15% finendo temporaneamente sotto quota 50.000 dollari dopo che con un tweet Elon Musk ha annunciato che Tesla non accetterà più la criptovaluta in pagamento per l’acquisto di automobili. Musk ha anche detto che Tesla non venderà i Bitcoin che ha in portafoglio. Per giustificare la marcia indietro di Tesla, che pochi mesi aveva annunciato che sarebbe stato possibile acquistare le sue vetture con i Bitcoin, Musk ha portato motivi di salvaguardia dell’ambiente.

Venerdì le ulteriori rassicurazioni della Fed sulla stabilità dei tassi hanno convinto gli investitori. Netto rialzo di tutti i mercati asiatici, americani ed europei

Sul mercato delle materie prime, perde leggermente terreno il petrolio con il Brent a 66,9 dollari al barile e il Wti a 63,8 dollari. Per ora le drammatiche notizie sul nuovo conflitto fra palestinesi e israeliani non hanno effetti sulle quotazioni del greggio.

L’oro è in calo dello 0,2% a 1.823 dollari per oncia.

Alla prossima settimana!

Se hai delle domande e vuoi approfondire le tematiche trattate non esitare a contattarmi.

Emanuele Lusso
Grafico dell’andamento dei principali listini azionari dell’ultima settimana: