MA OGGI DOVE CAPPERO INVESTI? – Sei sicuro di sapere dove si trova il vero rendimento?

WEEKLY NEWS FINANZA DI LUSSO N. 69

 

In questo strano periodo, caratterizzato da tante situazioni inedite, ci si trova davvero spaesati davanti agli investimenti finanziari. 
Molto, troppo, spesso ci si trova a non comprendere bene dove è meglio investire, qual’è l’asset che possiamo ritenere più “sicuro”. Non si capisce perché quando la pandemia avanzava i mercati crescevano, ora che la pandemia sembra risolversi il mercato cresce.

Non si capisce un “cappero”!

Ma se ti domandassi che cosa è un cappero sapresti darmi una risposta?

Molti pensano che il cappero sia un frutto, altri parlano di un seme, addirittura qualcuno mi ha risposto che i capperi nascono sotto terra (una radice forse?).

Il cappero è una pianta meravigliosa che ha un basso arbusto e si apre poi con i suoi rami a raggiera. Ha delle foglie ovali e poi fa questi fiori meravigliosi, sembrano dei fiori esotici.

Quando sfiorisce fa dei frutti che si chiamano cucunci.

E allora se non è il frutto quale’è la parte del cappero che noi mangiamo?

Ci vuole molta pazienza per ottenere i capperi. Bisogna aspettare la stagione giusta (da maggio a ottobre) e ogni settimana prima che diventi un fiore bisogna raccogliere tutti i boccioli. Eh si, il cappero che noi mangiamo è proprio il bocciolo della pianta che va raccolto con molta delicatezza e prima che diventi un fiore.

Quando è raccolto bisogna metterlo sotto sale e attendere che tiri fuori il meglio di se.

Cosa c’entra tutto questo con gli investimenti?
Gli investimenti hanno la stessa logica del cappero, è necessaria pazienza, tempo e attenzione per capire quando è giusto raccogliere i frutti:
il valore, quello vero, è nascosto in posti che a volte non è facile intuire;
non dobbiamo essere attratti da alcuni asset solo quando ci appaiono fioriti, floridi, perchè forse in quel momento potrebbe essere tardi per investirci.

Insomma ci vuole cura, metodo e tempo e non farsi né spaventare né esaltare da situazioni contingenti. In fondo dipende sempre da che “cappero” vuoi e dal metodo con cui ti stai prendendo cura delle tue finanze.

MERCATI FINANZIARI

Il mese di maggio si chiude con un bilancio positivo per le Borse: in America il Dow Jones ha guadagnato l’1,9%, S&P500 +0,5%, bilancio in calo per il Nasdaq -1,5%.

In Europa l’indice EuroStoxx50 è salito a maggio del 2,4%.

In Asia in maggio la Borsa di Shanghai è salita del 3,2%, Hong Kong +0,7%, piatta la Borsa di Tokio.

Il dibattito sull’inflazione Usa ha trovato un momento di serenità dopo che la scorsa settimana il dato sul mercato del lavoro ha mostrato una buona crescita del numero degli occupati, confermando il trend di espansione dell’economia, ma non un rimbalzo così forte da far pensare che non ci sia più bisogno egli stimoli monetari. I nuovi posti di lavoro creati a maggio in USA sono stati 559.000.

Il mercato resta alla ricerca di un equilibrio fra le previsioni di forte crescita economica e il rischio di una riduzione degli stimoli da parte delle banche centrali.

La Fed insiste sul fatto che “l’inflazione è transitoria” convincendo i mercati che sembrano non temere più un rialzo dei tassi, neanche dopo il dato di giovedì che ha mostrato un balzo dell’inflazione Usa, salita a maggio al 5% (dal 4,2% di aprile).

L’inflazione in America è dovuta in gran parte a merci legate alla riapertura dell’economia, come i biglietti aerei e le auto usate. Ciò ha contribuito ad allentare i timori su un possibile aumento dei tassi. Gli investitori hanno finalmente sposato la tesi della Fed che il rialzo dei prezzi è transitorio e che i cambiamenti nella politica monetaria avverranno in modo molto graduale.

Questa visione è condivisa dalla Banca centrale europea, che sempre giovedì ha alzato le proprie previsioni di inflazione nella zona euro.

Christine Lagarde, ha confermato l’impegno a proseguire con il programma di acquisto dei titoli di Stato dei Paesi europei.

I minori timori sul fronte dei tassi fanno tornare più interessanti i titoli “growth” e l’intero comparto tech.

In Giappone è stato diffuso il dato del Pil del primo trimestre, con un calo del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, meglio delle attese che indicavano un calo del 4,8%.

Questa settimana ha brillato il titolo Biogen , società biofarmaceutica del Massachusetts che ha ottenuto questa settimana l’approvazione da parte della Fda del suo farmaco Aduhelm per la cura dell’Alzheimer. E’ la prima volta in oltre 20 anni di ricerche senza risultati che un farmaco viene ritenuto efficace sull’Alzheimer e gli analisti credono che per Biogen possano arrivare ricavi miliardari. Il titolo è schizzato in rialzo del 38% a 395 dollari.

In Cina sale la preoccupazione per l’aumento delle materie prime. Il dato sui prezzi alla produzione di maggio sono saliti del 9% sullo stesso mese dell’anno scorso, la variazione più grande dal 2008.

Ciò è  dovuto dagli incrementi delle quotazioni di petrolio, minerale di ferro e rame, tutte materie prime di cui la Cina è il primo importatore al mondo.

Le aziende non riescono a scaricare sui consumatori il rincaro dei loro approvvigionamenti a causa di una domanda non così forte e probabilmente anche per la pressione delle autorità. Questa situazione mette in cattiva luce le previsioni sulla redditività delle aziende.

Il petrolio è stato in deciso rialzo. A sostenere le quotazioni sono state soprattutto le dichiarazioni del segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, secondo il quale anche se Washington e Teheran raggiungeranno un accordo sul nucleare, non per questo gli Usa revocheranno automaticamente centinaia di sanzioni economiche nei confronti dell’Iran.

Infine c’è un miglioramento delle relazioni Usa-Cina. infatti i relativi ministri del commercio sono aperti al confronto su temi specifici delle relazioni commerciali e il presidente Biden ha revocato il divieto, che era stato emesso da Trump, di scaricare TikTok e WeChat.

 

Alla prossima settimana!

Se hai delle domande e vuoi approfondire le tematiche trattate non esitare a contattarmi. 

Emanuele Lusso

 

Grafico dell’andamento dei principali listini azionari dell’ultima settimana: