
02 Ott IL TABÚ DELL’EDUCAZIONE FINANZIARIA – Conosci l’ABC della finanza?
WEEKLY NEWS FINANZA DI LUSSO N.76
Da oggi inizia in tutta Italia il Mese dell’educazione finanziaria, un momento per promuovere lo sviluppo della cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale.
Questa iniziativa è molto importante perché nel nostro Paese, purtroppo, l’educazione finanziare è sempre stata trascurata. Paradossalmente nelle scuole i ragazzi imparano importanti concetti di cultura generale ma non sono quasi mai stimolati riguardo a dei temi concreti che dovranno affrontare per tutta la vita: finanza, credito, assicurazione, previdenza.
Questi temi sono fondamentali perché ci permettono di prenderci cura del nostro futuro e come dice la Professoressa Annamaria Lusardi, presidente del comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria:
“Conoscere l’abc della finanza non è un opzione ma una condizione necessaria per partecipare alla società ed è al pari del saper leggere e scrivere. Conoscere l’abc della finanza ci permette di sentirci a nostro agio in un mondo sempre più complesso, ci fornisce le basi per compiere scelte finanziarie adatte a noi e alle nostre esigenze. Ci permette di costruire un futuro sereno e sicuro cogliendo il più possibile le opportunità che i mercati finanziari evoluti ci possono offrire. Ci permettono di comprendere rischi e di porre le domande giuste al momento giusto. Dobbiamo parlare di finanza, di risparmio, di soldi tra di noi, con i nostri figli, a scuola e a lavoro, confrontandoci e ragionando sulle diverse alternative posssibili.
La finanza non deve essere un tabù, non è un argomento riservato a pochi intenditori ma è parte del nostro quotidiano”
In questo link puoi trovare il sito internet “Quello che conta”. Si tratta di un sito istituzionale che è di fatto il portale dell’educazione finanziaria e dove puoi trovare molte informazioni e consigli su come affrontare diversi momenti della propria vita finanziaria.
Aumentare la nostra consapevolezza finanziaria ci permette di essere più liberi nelle nostre scelte e di capire meglio ciò che ci accade e di prenderci cura al meglio del nostro futuro e di quello delle persone a cui vogliamo bene.
Qui di seguito potrete vedere un simpatico momento dell’evento inaugurale del mese dell’educazione finanziaria dove il comico Lillo snocciola alcune perle di educazione finanziaria.
MERCATI FINANZIARI
In questi giorni abbiamo assistito a una discesa dei listini mondiali non per un motivo in particolare ma per un insieme di motivi conosciuti da tempo:
Proviamo ad analizzare quali sono le cause di questi aggiustamenti:
- l’imminente riduzione degli stimoli da parte della Fed:
La Fed molto probabilmente deciderà a novembre l’avvio del tapering, avviando una riduzione graduale degli acquisti di titoli di Stato e di obbligazioni immobiliari, fino ad arrivare a zero attorno alla metà dell’anno prossimo;
- segnali di rallentamento dell’economia in Cina e in Usa ed elevata inflazione:
Assistiamo in particolare al rallentamento dell’attività industriale in Cina. L’indice Pmi Manufactoring è sceso a settembre a 49,6 da 50,1 di agosto per la prima volta dal febbraio 2020 data dello scoppio della pandemia. L’indice considera quota 50 uno spartiacque fra previsioni di crescita o di contrazione dell’attività industriale;
In America il Congresso ha approvato un provvedimento che alza il tetto di spesa del governo, allontanando la possibilità di uno shutdown, ma a Washington negli ultimi giorni si è assistito a scontri all’interno del Partito democratico, dove sta andando in scena una serie di ricatti incrociati che probabilmente porteranno i colossali piani di spesa pubblica presentati dal presidente Biden ad un rinvio e che saranno ridimensionati.
Questo farebbe venire meno un’importante spinta alla crescita, proprio mentre il presidente della Fed , Jerome Powell, afferma (come ha fatto mercoledì al Congresso) che la Banca centrale è impegnata a risolvere “la tensione” fra due situazioni di stress attualmente presenti nell’economia americana: l’alta inflazione e l’alta disoccupazione;
- difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime e semilavorati per l’industria;
- rincaro delle materie prime e in particolare dei prezzi del petrolio e del gas naturale:
Goldman Sachs prevede che a fine anno il Brent possa arrivare a 90 dollari al barile;
- rischio di maggiori interventi regolatori del governo di Pechino nell’economia del Paese.
Inoltre per la Cina non c’è da sottovalutare il caso Evergrande.
Il colosso immobiliare ha annunciato questa settimana l’accordo per vendere una quota del 20% della banca Shengjing Bank al gruppo finanziario di Stato Shenyang Shengjing Finance Investment Group per un controvalore di 1,5 miliardi di dollari. Questa decisione potrebbe permettere a Evergrande di recuperare i mancati pagamenti di una scadenza non pagata di questa settimana di 47,5 milioni di dollari di interessi sul bond in dollari 9,5% Marzo 2024, e di affrontare il pagamento scaduto anche la settimana scorsa di 83,5 milioni di dollari di interessi su un altro bond in dollari dal momento in cui sono scattati i previsti 30 giorni di osservazione al termine dei quali, se non sarà effettuato il pagamento, verrà dichiarato il default.
L’autorità cinese di regolamentazione degli alloggi intanto ha intensificato la supervisione dei conti bancari del gruppo in difficoltà per garantire che i fondi siano utilizzati per completare i progetti abitativi e non utilizzati per pagare i creditori. La controllata di Evergrande che produce auto elettriche ha bloccato l’annunciato aumento di capitale, che prevedeva l’emissione di nuove azioni in yuan.
la banca centrale cinese ha comunicato ufficialmente il proprio impegno a salvaguardare “il sano sviluppo del mercato immobiliare e i diritti degli acquirenti di case”. Non c’erano espliciti riferimenti a Evergrande, ma è ovvio che ci si riferisse alla società e ciò e lascia immaginare l’impegno delle autorità monetarie di Pechino per evitare che il possibile default del secondo gruppo immobiliare cinese inneschi disastri a catena sul mercato immobiliare e sul mercato finanziario.
Un altra preoccupazione cinese è data dai sempre più frequenti blackout di energia elettrica, ciò è dovuto dall’aumento della domanda di energia e dagli sforzi del governo di moderare le emissioni. Per la mancanza di energia sono state bloccate temporaneamente le fabbriche di alcuni fornitori di Tesla e Apple e Goldman Sachs e Nomura hanno tagliato le loro previsioni sulla crescita economica della Cina per quest’anno: Goldman l’ha rivista da +8,2% a +7,8%, Nomura da +8,2% a +7,7%.
Questa settimana abbiamo anche assistito alle elezioni in Germania che hanno disegnato un quadro politico frammentato del Paese, con i due principali partiti a un passo l’uno dall’altro. Nonostante ciò non c’è dubbio che il vincitore sia Olaf Scholz, l’attuale ministro del Tesoro, capo del Partito socialdemocratico, che dopo 20 anni ha sorpassato i Cristiano democratici raggiungendo il 25,8%, contro il 24,1% dei rivali. Gli esperti prevedono lunghe trattative per formare un nuovo governo che difficilmente vedrà la luce prima di Natale.
Infatti stanno partendo le trattative tra Socialdemocratici, Verdi e Liberali per la possibile formazione di un nuovo governo. Di sicuro ci vorranno settimane, se non mesi.
Alla prossima settimana!
Se hai delle domande e vuoi approfondire le tematiche trattate non esitare a contattarmi.
Emanuele Lusso
Grafico dell’andamento dei principali listini azionari dell’ultima settimana: