
31 Ott IL RICORDO DI UNA ZUCCA VUOTA… – Tu cosa fai per non essere ricordato così?
WEEKLY NEWS FINANZA DI LUSSO N.78
Hey Jack!
Perchè continui a vagare per il mondo con quel tizzone luminoso infilato in quella zucca intagliata? Fermati a riposare!
Jack non può fermarsi è ormai un anima senza pace. In vita è stato taccagno ed ubriacone e oggi non può riposare.
Jack o’ lantern è il personaggio della leggenda di Hallowen che festeggiamo il 31 ottobre. Si tratta di una festività di origine celtica, importata negli USA e poi arrivata qui in Europa ed in Italia, che coincide con la festa di tutti i Santi.
In questi giorni le nostra strade si riempiono proprio di quelle zucche intagliate che rappresentano la storia di Jack.
Jack che in vita non ha fatto nulla di buono e che anzi ha quasi venduto la sua anima al diavolo riuscendo infine ad ingannarlo.
Una sera stava per cadere nelle sue mani, quando riuscì ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe venduto la sua anima in cambio di un’ultima bevuta.
Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina per pagare l’oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire ad intascarsela.
Poiché, poi, possedeva anche una croce d’argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo, e cioè che lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non tornasse a reclamare la sua anima.
10 anni dopo, quando il diavolo tornò da lui, riuscì a imbrogliarlo di nuovo e stavolta Jack si fece promettere che non lo avrebbe cercato mai più.
Quando Jack morì il paradiso non lo volle ma anche il diavolo lo cacciò via lanciandoli dietro quel tizzone che lui infilò nella zucca che aveva con se.
Da questa storia nasce il simbolo della zucca intagliata e luminosa.
Nonostante Jack sia diventato molto popolare, forse si sarà pentito e sicuramente non sarà felice di vagare tormentato per le scelte sbagliate che ha fatto in vita.
Nella vita a volte corriamo il rischio di fare delle scelte che si riveleranno sbagliate come quella di non scegliere di gestire i nostri soldi.
Jack era un taccagno e forse di soldi ne avrà accumulati tanti facendosi offrire da bere dai poveri diavoli che incontrava per strada. Oppure non avrà accumulato neanche un centesimo per la vita disordinata che svolgeva.
Sicuramente non ha mai pensato a cosa sarebbe accaduto dopo di lui ai suoi cari e alle persone che gli volevano bene, o forse proprio per questo nessuno si sarà accorto della scomparsa di una testa di zucca vuota.
In tutti i casi la cosa più importante che possiamo fare in vita è quello di assicurarci che le nostre azioni lascino un messaggio positivo alle persone a cui vogliamo bene.
Questo è importante tanto per i valori che abbiamo trasmesso quanto per la serenità economica che lasciamo alla nostra famiglia.
La pianificazione finanziaria ci permette di guardare oltre alla nostra vita e di proteggere, qualunque cosa accada, le persone che ci sono vicino.
Saremo sicuri, così, di non essere ricordati come delle zucche vuote.
MERCATI FINANZIARI (settimana 25/29 ottobre)
Settimana cruciale per i mercati azionari di tutto il mondo. Sono stati infatti annunciati i risultati del terzo trimestre di grandi aziende americane del settore tecnologico:
- Tesla ha fatto un grande balzo in borsa superando la barriera del trilione (mille miliardi) di dollari di capitalizzazione festeggiato così la notizia del maxi-ordine di 100mila vetture Model 3 da parte di Hertz, la società di autonoleggio con un ordine dal valore di 4,2 miliardi di dollari;
- Facebook ha annunciato una forte crescita degli utenti e l’impegno a un buy back da 50 miliardi di dollari, notizie che ha annacquato il timore di un calo nella raccolta di pubblicità;
- sia Microsoft che Alphabet (Google) hanno annunciato risultati del terzo trimestre migliori delle attese. La stessa cosa hanno fatto General Electric e United Parcels (UPS);
- Per i colossi General Motors, Boeing, General Electric, invece, hanno visto dei cali dovuti alla considerazione che la carenza di chip non sarà superata entro la fine di quest’anno, ma resterà un problema anche nel 2022;
- Amazon e Apple hanno fornito indicazioni deludenti sui rispettivi business. Apple ha annunciato ricavi del terzo trimestre inferiori alle attese, a causa della difficoltà di approvvigionamento di componenti che sono costate al gruppo di Cupertino circa 6 miliardi di dollari. Amazon ha fornito una previsione di quanto saranno i suoi ricavi nel quarto trimestre (140 miliardi di dollari) inferiore alle attese e ha messo le mani avanti dicendo che l’aumento dei costi azzererà gli utili del quarto trimestre, quello delle feste natalizie.
In Cina il governo ha intimato al miliardario Hui Ka Yan, fondatore e azionista di controllo di Evergrande, di utilizzare la sua ricchezza personale per favorire la soluzione della crisi di liquidità del colosso immobiliare cinese.
Evergrande questa settimana ha pagato gli interessi sul secondo bond in dollari che rischiava di trascinarla in default, dopo che non aveva rispettato la scadenza naturale del 29 settembre. Il pagamento sarebbe arrivato poco prima dello scadere del “periodo di grazia” di 30 giorni. Il colosso immobiliare cinese guadagna quindi tempo per trovare una soluzione alla drammatica crisi di liquidità che lo affligge.
Un’altra società immobiliare cinese, Modern Land China, non ha rispettato la scadenza per il pagamento di interessi di un bond in dollari.
Durante la settimana c’è stato un incontro sui temi economici fra Janet Yellen e il vicepremier cinese Liu He. Per le autorità cinesi il colloquio è stato “pragmatico, sincero e costruttivo”.
L’inflazione è stata al centro della riunione del consiglio direttivo della Banca centrale europea. In settimana si sono riuniti anche gli organi della Banca del Giappone e della Banca del Canada. Si arriverà così a martedì prossimo, quando prenderà il via il cruciale meeting di due giorni del Fomc, il comitato per la politica monetaria della FederalReserve americana. Secondo le previsioni, in quella riunione la Fed dovrebbe decidere di avviare il tapering, ovvero la riduzione degli stimoli monetari all’economia.
Venerdì il presidente della Federal Reserve ha annunciato che l’inflazione potrebbe rimanere più alta più a lungo. Powell ha specificato che la Fed inizierà a ridurre gli acquisti di obbligazioni, ma rimarrà prudente sui rialzi dei tassi. Ci si aspetta un avvio della riduzione degli stimoli monetari a novembre ed un primo possibile rialzo dei tassi nella seconda metà del 2022.
Dall’Australia riceviamo dati che mostrano un balzo dell’inflazione al livello più alto degli ultimi sei anni e i tassi di mercato essere ben più in alto dei tassi di riferimento fissati dalla banca centrale.
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha riconosciuto che la pressione inflazionistica durerà più del previsto. Lagarde ha cercato di rassicurare sul fatto che la Bce non ha intenzione di anticipare movimenti dei tassi di interesse e per quanto riguarda il programma di acquisto di bond ha ribadito l’impegno a proseguire con un ritmo “moderatamente” inferiore.
Settimana dal 18 al 22 ottobre sui
MERCATI FINANZIARI
La settimana del 18 Ottobre si è dimostrata alquanto contrastata per via di notizie controverse.
Al centro della scena rimane la Cina che nel terzo trimestre ha visto crescere il PIL del 4,9% sullo stesso periodo del 2020, restando al di sotto delle previsioni degli economisti che si aspettavano una crescita del 5,2%. Inoltre la produzione industriale a settembre è aumentata del 3,1%, contro attese di +4,5%.
Questa frenata è dovuta da un lato dalla mancanza di energia elettrica, che ha portato alla drastica fermata di molte attività produttive e dall’altra dai colli di bottiglia della logistica che rallentano l’approvvigionamento di componenti e materie prime, ed infine ancora qualche manifestazione del virus che ha obbligato le autorità ad attuare lockdown locali.
Da non sottovalutare è la situazione del settore immobiliare, dove c’è il rischio di default del colosso Evergrande, che ormai è ricca di colpi di scena questa settimana.
Il governatore della banca centrale della Cina, Yi Gang, ha detto che le autorità possono contenere i rischi che la crisi di Evergrande pone all’economia e al sistema finanziario della Cina ed ha conferma to il tasso di interesse di riferimento e iniettato nel mercato liquidità a breve termine.
Nonostante ciò i dati di settembre del mercato immobiliare cinese non fanno dormire tranquilli:
i prezzi delle case nuove sono scesi, ( non accadeva dal 2015) dello 0,08% e le vendite di abitazioni domestiche sono cadute del 17% e il trend sta continuando nel mese di ottobre.
Intanto si sta avvicinando la fine del “periodo di grazia” di 30 giorni per Evergrande, che il 23 settembre scorso ha mancato il primo pagamento di interessi su un bond in dollari dopo che altre scadenze in dollari non erano state rispettate. Le azioni Evergrande sono sospese in Borsa dal 4 ottobre, quando la società ha annunciato di avere in corso una trattativa con un’azienda di Stato per cedere asset valutati 1,5 miliardi di dollari ma sono state riammesse sul mercato dopo la notizia che Evergrande ha interrotto le trattative per la vendita di asset che aveva avviato con il gruppo immobiliare cinese Hopson per vendere il 50,1% della controllata Evergrande Property Management.
Evergrande in prima battuta ha detto che non sarebbe stata in grado di rispettare i propri impegni finanziari comunicando anche che dal primo settembre le sue vendite di immobili sono crollate del 97% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Alla fine della settimana, a sorpresa, Evergrande ha pagato 83,5 milioni di dollari di interessi su un bond in dollari che sarebbero scaduti proprio al termine del “periodo di grazia” di 30 giorni, dopo che non aveva rispettato la scadenza originale del 23 settembre. Dunque, almeno per un po’ di tempo, lo spettro del default del colosso del settore immobiliare cinese.
Ciò detto La situazione di Evergrande resta difficile poiché entro fine anno dovrà pagare gli interessi di altre quattro obbligazioni in dollari e nel 2022 verranno a scadenza debiti per 7,4 miliardi di dollari e la società aveva comunicato di non essere in grado di rispettare le sue obbligazioni finanziarie.
Il Fondo monetario ha abbassato le previsioni di crescita dell’intera Asia per il 2021 a +6,5%, dal +7,6% che era stato indicato nel report dello scorso aprile.
Il petrolio accelera al rialzo segnando nuovi massimi dal 2014 e alimentando i timori di un rafforzamento dell’inflazione.
Dopo otto settimane consecutive di rialzo il Wti americano ha raggiunto 83,4 dollari al barile (nuovo record dal 2014) ed il Brent è scambiato a 85,7 dollari (massimo degli ultimi tre anni).
Il rialzo del greggio alimenta il rischio di inflazione e rafforza l’ipotesi di una rapida riduzione degli stimoli monetari da parte delle banche centrali, Fed in testa.
Negli USA è arrivato un dato sorprendente sulla frenata della produzione industriale a settembre, scesa dell’1,3% contro attese di un incremento dello 0,2%. Si tratta del risultato peggiore da sette mesi. I motivi potrebbero essere sia le devastazioni prodotte dall’uragano Ida,sia la carenza di semiconduttori e altri componenti che hanno frenato soprattutto l’industria automobilistica.
Nonostante tutte queste notizie Il clima generale dei mercati finanziari durante la settimana è stato segnata dell’ottimismo grazie ai buoni risultati che sono arrivate dalle società americane:
Johnson & Johnson ha alzato le previsioni sugli utili del prossimo trimestre;
Netflix ha annunciato un aumento degli abbonati superiore alle stime;
l’82% delle società Usa che finora hanno annunciato i conti hanno riportato utili superiori alle stime;
Tesla ha battuto le stime di utili.
L’unica fuori dal coro è stata Snap. La società che controlla l’app Snapchat ha annunciato risultati trimestrali decisamente deludenti a causa della brusca caduta della pubblicità online.
Alla prossima settimana!
Se hai delle domande e vuoi approfondire le tematiche trattate non esitare a contattarmi.
Emanuele Lusso
Grafico dell’andamento dei principali listini azionari dell’ultima settimana (25/29 Ottobre):
Grafico dell’andamento dei principali listini azionari della settimana dal 18 al 22 Ottobre: |